Liliana De Dominicis,
2 aprile 1957 - 31 ottobre 2007

Ci vorrebbero parole alate per ricordarti

Ci vorrebbero parole “altre” per ricordare il tuo impegno, la tua passione, il tuo amore per la musica

Ci vorrebbe una voce di poeta per esprimere il tuo alto sentire, la forza generosa della tua lotta quotidiana, la fiera tristezza della sconfitta, l’allegra baldanza delle vittorie

Ci vorrebbe “lo maggior fiato” del poeta antico per descrivere la forza delle note zampillanti dal tuo violino, le tue dita sottili, possenti e dolci nel toccare le sue corde, il tuo sorriso fiducioso in un mondo troppo spesso ostile, l’innocenza e il candore di chi lotta per la verità, lo stupore e la disperazione di chi la vede troppo spesso tradita

Ci vorrebbero più voci, tante, continue, costanti, a migliaia… ma, felice te, che sei ora nel regno del silenzio assordante, dove la musica della tua anima tuonerà, dinanzi all’unica verità che ti sarà data finalmente di conoscere…noi rimarremo ancora tra rumorosi silenzi del nulla che, troppo spesso, ci circondano

Addio, Liliana, da questa sala che ti ha visto tante volte esprimere, con la tua anima a nudo, il meglio della tua creatività, addio che vuole essere un arrivederci.

Paola De Felice